L’Associazione nasce il 10 maggio 1980, per iniziativa di alcune persone coordinate dal sig. Pietro Zerbi e da Monsignor Sandro Mezzanotti con il supporto dell’Amministrazione Comunale.
Tra le figure di maggior rilievo spiccano: i medici dell’ospedale di Vaprio, del Policlinico di Milano, alcuni medici condotti di Trezzo, personaggi della società trezzese e gli autisti dell’A.T.M. i quali, sotto spoglie nuove, hanno condotto la guida delle prime ambulanze nei soccorsi.

La prima sede dell’Associazione, in via Carcassola 4, oggi trasferita in via Pietro Nenni 16, diviene il luogo dove l’idea prende finalmente vita. Ed è la vita dei numerosi volontari che notte dopo notte e giorno dopo giorno hanno fornito un servizio di emergenza e di trasporto sanitario ai più bisognosi, sotto la guida del primo Presidente, Pietro Zerbi, a cui seguirà Vittorio Brigatti.

L’associazione diventa il punto di riferimento per i Trezzesi e anche per i Paesi limitrofi.
La Croce Azzurra, nata per il semplice trasporto sanitario, evolve nel miglioramento dei servizi fino a svolgere: l’emergenza urgenza in convenzione con il 118, l’accompagnamento degli invalidi, degli anziani e il supporto sanitario a manifestazioni sportive e ad eventi culturali.
Tutto ciò è stato possibile solo grazie alla continua formazione professionale dei volontari e ai loro servizi, uniti alle donazioni dei benefattori e di tutti coloro che hanno donato quanto potevano per accrescere un patrimonio ricco di umanità, di volontà, di esperienza e certificata capacità.

Lo Statuto costitutivo del 1980 prevede che “l’Associazione sia apartitica e che abbia lo scopo di porgere il suo pronto ed efficace soccorso nei pubblici e privati infortuni mediante il trasporto di feriti e ammalati nonché di collaborare con altre associazioni, enti, e iniziative filantropiche prestando la propria opera; senza alcun scopo di lucro (Art. 2)”.

Animata da questi ideali, l’Associazione si adopera con ogni sforzo per la promozione e la diffusione della conoscenza sanitaria e della cultura volontaristica, incoraggiando i giovani ad intraprendere un cammino nel mondo della solidarietà e della sofferenza, accompagnati e guidati dal rinnovato e mai sottovalutato impegno dei militi più anziani che vivono anche l’età della pensione con un ruolo attivo nella società.

L’Associazione vuole essere un punto di aggregazione dei cittadini, che mediante la loro partecipazione diretta e gratuita, possano contribuire alla vita e allo sviluppo della collettività.